Il nutrizionista continua il viaggio sui rimedi naturali: parliamo dei riimedi naturali per uso esterno.
Cataplasma o impiastro: si prepara un impacco di erbe, calde (infusi o decotti, secondo le indicazioni) o fredde in base alla ricetta, racchiuso tra teli, e lo i applica sulla parte da trattare per il tempo indicato.
Compressa: consiste in una garza o un pannolino bagnato nella soluzione (infuso, decotto, tintura…)indicata nella ricetta. Si applica sulla parte da trattare per il tempo indicato.
Lozione: si lasciano macerare per il tempo indicato e nel liquido indicato dalla ricetta le erbe necessarie. Si usa poi il preparato per frizionare la parte interessata o per bagnare compresse.
Olio medicinale: è un olio nel quale sono state messe a macerare le erbe necessarie per il tempo indicato. L’olio va preparato in piccole quantità, come le tinture, e conservato in boccette di vetro scuro in luogo fresco e buoi. Va poi frizionato o applicato come impacco sulla parte interessata.
Polpa: si mettono in un mortaio le foglie, i frutti o le radici che servono e si pestano fino ad ottenere una polpa omogenea. Si può usare anche il frullatore. La polpa ottenuta va trasferita in una tela a trama fitta che verrà strizzata per eliminare il succo. Le polpe vanno utilizzate subito e applicate sulla parte infiammata, arrossata o contusa; anche se la ricetta dice che il preparato ha potere cicatrizzante e disinfettante, la pelle su cui la polpa va applicata dev’essere integra: tagli, ferite, abrasioni, ascessi vanno fatti vedere dal medico.
Succo: si ottiene mettendo la pianta fresca tritata in un telo a trama fitta e strizzando in modo da fare uscire la parte acquosa che va utilizzata subito. Il suo uso è uguale a quello della polpa.