La composizione del polline descritta in queste righe è puramente indicativa poiché ogni pianta ne produce un tipo specifico con caratteristiche peculiari. Voglia “il nutrizionista” generalizzare su di un argomento il cui contenuto è legato a molte variabili…
Le api raccolgono il polline da una grande varietà di fiori; quello utilizzato come complemento alimentare è una miscela e per questo motivo viene chiamato “polline di fiori”.
Quello dei fiori è composto dal 35% di proteine e possiede gli otto aminoacidi essenziali per l’uomo. Tra questi, uno è presente in quantità particolarmente elevate: la metionina (3.5 g per 100 g).
Oltre al suo ruolo strutturale, la metionina possiede proprietà antitossiche a livello epatico: neutralizza ed elimina tossine e scorie nocive.
Il contenuto elevato di metionina fa del polline un potente agente disintossicante, utilizzato nelle malattie croniche e tutte le volte che l’organismo è sovraccarico di scorie.
Oltre agli otto aminoacidi essenziali, questo complemento alimentare possiede tutti gli altri aminoacidi che l’organismo è in grado di produrre in caso di bisogno; ma il fatto di riceverli già pronti è vantaggioso.
Il polline contiene anche circa il 35% di glucidi che, associati a tutte le sue vitamine e oligoelementi, ne fanno uno dei complementi alimentari molto energetici. Le sostanze grasse, invece, non sono presenti che in misura minima (5% in media).