BARDANA-COMPOSITE
NOMI POPOLARI
Cappellacio, cardu tingiousu, causa razzi, cima de cani, cuoppo, diapazza, erba porcina, garlanda, grappell scalfaraz, gratacuel, indreccia capille, ingaizzi, lambazze, lappa, lappola, marrite, personata, petardo, petassaco, pizzicaruolo, repese, scarpanazzi, spinabuoi, spunciarei, tringiunseri, zecchitella.
commestibile-selvatica-coltivabile
DOVE CRESCE
Negli incolti di tutta Italia, dal mare fino a 1700 m di altitudine, in posizioni soleggiate.
COME SI COLTIVA
Si semina da aprile a luglio e si trapianta in autunno o nella primavera successiva tenendo conto delle notevoli dimensioni.
COME SI RICONOSCE
Ha fusto scanalato, rossiccio e peloso, alto fino a 2 m; le foglie, di grandi dimensioni, sono a forma di cuore; i fiori di colore rosa violaceo sono riuniti in capolini muniti di aculei a uncino (luglio-settembre).
QUANDO SI RACCOGLIE
La radice nell’autunno del primo anno dopo il trapianto o nella primavera successiva, però prima della fioritura; le foglie in estate, sempre prima della fioritura; i semi in autunno.
COME SI CONSERVA
La radice si taglia a rondelle o a listarelle e si essicca al sole o in forno moderato, le foglie, private del picciolo si essiccano all’ombra in un unico strato; i semi vengono setacciati dai fiori raccolti a piena maturazione ed essiccati al sole. Le radici si conservano in vasi di vetro, le foglie e i semi in sacchetti di carta.
Le proprietà della bardana:
antidiabetiche, antisettiche, diuretiche e depurative, favorisce la sudorazione; è ammorbidente, antipruriginosa e cicatrizzante, è utile contro i capelli grassi e i semi sono purgativi.
Per la cucina:
i giovani getti, lessati, si consumano come gli asparagi, in insalata o al burro; le foglie cotte, in insalata; il fusto, privato della scorza esterna, si cucina come quello dei cardi; le radici si fanno lessare e si passano al burro.